Intervento Avv. Rosalia Pacifico - Inaugurazione Anno Giudiziario 2014

Ecc.mo Presidente Corte d'Appello di Cagliari, Dott.ss Grazia Corradini
Richiesta d'intervento - Inaugurazione Anno Giudiziario 2014

AVVOCATO ROSALIA PACIFICO
Responsabile Organismo di Mediazione accreditato al n. 371 in Cagliari-P.D.G. 06.06.2011

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Innanzittutto ringrazio l'Ecc.mo Presidente della Corte d'Appello Cagliari, Dott.ssa Grazia Corradini, per avermi dato voce in questo consesso, così come tutti Voi qui presenti.
Stamane più che mai la toga che indosso vuole essere la migliore testimonianza e sintesi del ruolo e dei caratteri che noi Avvocati intendiamo rivestire.
Dopo circa venticinque anni di professione ed un impegno ultradecennale nello studio e nell'applicazione dello strumento, invero arte, della Mediazione, dal giugno 2011 sono Responsabile di un Organismo di Mediazione, accreditato dal Ministero della Giustizia al n.371 e con sede principale in Cagliari.
In tale lungo e duplice percorso ho così fin da principio visto con favore l'ingresso, anche nel nostro Ordinamento, della disciplina avente ad oggetto il Procedimento di Mediazione, così come oggi non posso che plaudire all'affermazione del Ministro della Giustizia perché: "...non deve, infatti, accadere che la congiuntura economica comprometta l'accesso alla tutela giuridica dei diritti che costituisce, come noto, uno dei compiti primari dello Stato..." (Relazione inaugurazione anno giudiziario 2014, pagg. 138-141).
Nel contempo, in questi anni così difficili per il nostro Paese, per la mia figura professionale, al pari di quella di tutti i Colleghi Avvocati, e nel contempo per il mio ruolo di Responsabile di un Organismo di Mediazione, condivido comunque il pensiero che tutti gli operatori della Giustizia debbano effettivamente cooperare perché si possa sempre tentare la migliore composizione di ogni possibile e futura controversia giudiziaria.
Ed allora, anche in forza dell'esperienza maturata in questi ultimi tre anni anche in qualità di Mediatore, invito tutti coloro che sono effettivamente interessati ad incrementare l'efficienza del Sistema Giudiziario ed a perseguire in questo contesto gli obiettivi più alti a ciò finalizzati, a riflettere sulla necessità che si provveda ancora una volta metter mano alla riforma delle disposizioni adottate in materia di Mediazione affinché almeno:
1) la previsione di cui al quarto comma bis dell'art. 8 del D.Lgs. 4 marzo 2010 n.28 venga estesa anche al primo comma dello stesso art.8, ossia al primo incontro informativo antecedente alla c.d. procedura di Mediazione; 2) la previsione e l'ammissione al Gratuito Patrocinio venga estesa anche alla fase stragiudiziale e al procedimento di Mediazione, perché la prevista obbligatorietà dell'assistenza dell'Avvocato introdotta con le modifiche di cui all'art.84 della Legge 9 agosto 2013 n.98, sia una riforma sostanziale e non solo formale. Difatti anche a tutela della dignità e del decoro di tutte le figure professionali coinvolte, è necessario che si preveda il riconoscimento di un adeguato, seppur modesto, contributo economico sia all'avvocato che assiste la parte sia al mediatore, entrambi attori principali in accompagnamento delle parti nello svolgimento di questa attività istituzionale, oggi obbligatoria per legge;
3) si introducano concreti e fattivi incentivi per gli Organismi di Mediazione, una volta superato il segno tangibile della presenza e del controllo statale in tale settore, quali Enti destinatari della giusta attività ispettiva preannunziata dal Ministero. Solo così potrà essere restituita la massima credibilità all'istituto
della Mediazione e quindi potrà essere concesso a tutti gli Organismi di effettivamente rivestire il ruolo, che lo stesso Ministero afferma di voler riconoscere.
In difformità, la Mediazione perderà anche la natura di fondamentale strumento di deflazione del Contenzioso civile, e verrà consentito di resistere sul mercato proprio solo a quegli Organismi di Mediazione, che coltivano rapporti di interesse tra Organismi, Mediatori e parti; gli altri Organismi invece non potranno che, a discapito della proclamata efficienza, soccombere secondo le naturali fredde leggi dell'economia.
Ecc.mo Ministro confido nel suo dichiarato impegno, non deluda le speranze di chi mai vorrà credere che l'Istituto della Mediazione possa divenire, come purtroppo però già sta accadendo, solo un vuoto adempimento burocratico, una mera condizione di procedibilità prima di potersi rivolgere al Giudice.

Cagliari, 24.01.2014                                                                                                                      Avv. Rosalia Pacifico